Come recita il sottotitolo di quarta pagina il libro è ambientato nel nord Italia, tra le valli e i boschi delle Alpi; e diversamente non poteva essere viste le origini dell’autore Fausto Pajar diviso e condiviso tra una famiglia di origini trentine ed i natali a Longarone in provincia di Belluno in Veneto. Si può però tranquillamente dire che il soggetto travalica decisamente i confini e che l’argomento trattato sia perfettamente adattabile a tante altre situazioni italiane e non solo. Siamo oramai abituati, dai calendari appesi nelle nostre case alle agende, dagli almanacchi alle testate dei quotidiani, a leggere nomi dei Santi a volte improbabili per non dire di quante volte sentiamo i nomi dei protettori di qualsivoglia città, gruppo od ordine sociale di cui non riusciamo nemmeno a comprendere il suono tanto sono inusuali.
E quante volte ci saremo chiesti se quei nomi così bizarri e a volte no, siano davvero esistiti e perché scomodarli a protezione di questa o quella categoria di persone?
Questo libro, tra il serio e l’ironico, mettendo insieme storia e tradizioni, leggende o credenze popolari infila una serie di racconti ed aneddoti che giustificano le velleità di protezione di alcuni Santi attribuite dagli uomini.
Per chi è allergico a queste cose c’è subito da dire che non è un libro di chiesa; ma un saggio basato sulle necessità delle poveri genti di custodire, credere e affidarsi alle gesta di personaggi a metà tra leggenda e realtà.
Pajar racconta con leggerezza ed ironia, senza essere blasfemo, le origini dei poteri assegnati ai Santi protettori delle genti Alpine; nel farlo si appoggia sui costumi dell’epoca, sulle usanze e miserie delle genti e sulle loro necessità di essere comunque protetti, su episodi realmente accaduti o semplicemente tramandati per credenze popolari. Ed i racconti diventano uno spaccato di vita alpina, dove la semplicità delle popolazioni ai confini del mondo ha custodito una tradizione di devozione ancora cara e rassicurante ai tempi nostri.
Santi montanari è un libro leggero, divertente, ironico, facile da leggere; da tenere in borsa o sul comodino, da tirar fuori quando si hanno dieci minuti e si vuole provare la soddisfazione di un sorriso delicato, perfettamente in sintonia con le opere di questa simpatica casa editrice sempre tesa a parlarci di cose semplici e a non farci perdere le nostre radici.
Indice del libro:
- Premessa
- Antonio Abate
- Benigno e Caro da Malcenise
- Bernardo d’Aosta o di Mentone
- Biagio
- Florean cu la sele in man, Florean cu la mestola in man
- Gallo
- Giorgio e il drago nato da un uovo di un gallo nero
- Giovanni Gualberto
- Giustino
- Lugano
- Martino di Tours
- I Martiri Nonesi
- Santa Maria di Weissenstein
- Maurizio di Agaune
- Notburga di Eben
- Orso d’Aosta
- Romedio il cavaliere dell’orso
- Simone apostolo
- Ujop (Giuseppe) Freinademez
- Umberto III Conte di Savoia
- Uberto
- Vigilio
- Volfango di Ratisbona
- Postfazione
- Santi e saggezza popolare
- Altri proverbi e modi di dire
Editore: Biblioteca dell’imagine
Autore: Fausto Pajar
ISBN: 978-88-89188-74-9
1a edizione: Aprile 2008
Scritto da: Doriano
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